Angolo Tecnico – (2) La chiamata del Tocco / Tocco fantasma / Phantom touch / Claimed touch

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Updated: Settembre 15, 2010

Torno su questo argomento per specificare un caso non toccato dal precedente articolo.

Caso. Il difensore chiama il tocco in anticipo rispetto all’effettivo tocco e nel giro di un secondo lo esegue comunque sull’attaccante in possesso di palla.

Questo tipo di costume è sbagliato. Il difensore, o comunque qualunque giocatore che effettui un tocco lo deve chiamare solo una volta effettuato. È infatti difficile per l’arbitro capire quanto distante sia stata la chiamata dal tocco.
Cosa comporta? Può accadere che l’attaccante si stia per liberare del pallone, e sentita la chiamata “touch!” perda il tempo del passaggio e commetta o “Touch and pass” o non la passi affatto.
Questo però avviene tutto a vantaggio del difensore che ha di fatto chiamato un tocco inesistente per poi eseguirlo.

NOTA ARBITRI: se un giocatore lo fa di proposito, e anche se non sembra farlo di proposito lo fa ripetutamente, questa infrazione è un vero e proprio tocco fantasma. Ricade nella categoria dei falli da gioco antisportivo o antigioco. Quindi, dopo un richiamo verbale, facoltativo, è necessario allontanare il giocatore dal campo attraverso la scala di punizioni prevista da tale tipo di infrazione.

NOTA GIOCATORI: come in tutte le fasi di gioco del Touch, i giocatori non possono mai, e sottolineo mai, rivolgersi agli arbitri chiedendo o chiamando falli dell’avversario. Qualsiasi tipo di richiesta, domanda, o rimostranza va fatta con i tempi ed i termini giusti. Allenatore e capitano possono chiedere all’arbitro spiegazioni, non durante le fasi di gioco, chiedendo il permesso di avvicinarsi per spiegazioni e, naturalmente, con modi educati.

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