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  • 24-09-2019

    JTC 2019: il bilancio della nostra spedizione


    E’ passato ormai un mese dalla conclusione degli JTC in quel di Parigi ed è arrivato il momento, a mente fredda e con le vacanze che ormai sono un ricordo, di trarre un bilancio della nostra spedizione.
    Un bilancio? Troppo semplice! Le ragazze si sono divertite quindi miglior risultato non si poteva avere! Certo i risultati non dicono la stessa cosa … ma quando Mati, Babu e Lele continuano a ridere, a stare insieme, a scherzare a chi importa il risultato? E se vogliamo dirla tutta, anche dal lato tecnico tattico, le nostre ragazze sono state fenomenali!

    Lele è partita con 358 paura da Roma ed è stata la seconda miglior marcatrice della squadra. Pensa sempre di essere dietro a tutti, dopo aver fatto panchina la prima partita poteva scoraggiarsi e invece è l’esempio che il lavoro paga. Ne esistono poche con la sua dedizione. Lavora bene su handling e posizionamento, poi vediamo chi te ferma!

    Mati al primo allenamento ha fatto capire che Singapore è una scuola di touch impagabile ed è sempre stata nel vivo del gioco: assist, organizzazione delle giocate … Lei dice di fare tutto normalmente: quando si renderà conto anche lei che quello che fa alla sua età non è normale saremo a buon punto. Unici nei: più veloce nel sostegno del compagno e … tuffati!

    Babu è la rivelazione del torneo: in 3 giorni ha giocato in tutti e 3 i ruoli, ha dato corsa, grinta, difesa, attacco. Il tutto fatto con la sua dote principale: gioca sempre e solo al 100% per divertirsi. Un giorno ci spiegherai come fai a passare così la palla senza aver mai giocato a rugby. Sta a te decidere se vuoi essere forte … o tanto forte!!! Solo una cosa: non lamentarti di tutto!!!

    Ma non sono le sole ad essere cresciute: coach Simone ha capito di saperne davvero tanto di touch e che allenare non è una cosa che si improvvisa. Sei uno tosto, sai valorizzare chi ti capita in mano: non sentirti secondo a nessuno!

    E Marco Valerio? Beh L2 in cascina con una certa scioltezza. Un uomo prima che un arbitro. Un amico dei giocatori e del gioco. Sei forte e lo sai.

    Grazie a tutti quelli che hanno permesso a queste persone di cresce, di divertirsi … di osare a puntare in alto! Grazie a Italiatouch, Touch Netherlands nelle figure di Ian, Vincent, David, tutti i giocatori, tutti i genitori, gli Young Touchers che ci hanno sostenuto a Parigi e da casa, i genitori delle nostre ragazze, a Nico per le foto.

    Osate sempre ragazzi e ragazze!

    Diego