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  • 24-05-2017

    Prima di dire non mi piace…


    “Prima di dire non mi piace, assaggia”. Chissà quanti di noi sono cresciuti con questo “Occidentali’s Karma”.

    Il torneo di sabato 20 Maggio, nel contesto del bel centro polisportivo del Cus Padova, per almeno un terzo dei presenti era appunto un primo “assaggio” del Touch internazionale.

    Il tabellone presentava 10 squadre bene assortite: in rappresentanza di Italia Touch c’erano i Dolomiti Touch e i Tiki Anzac Castellana (con due rappresentative), due squadre dei Saracens di Londra, i Bishop’s Stortford, sempre dall’Inghilterra, i Tullin dalla Francia, il Roccia Rubano Rugby e il Cus Padova Rugby, con due giovani e forti selezioni, farcite (giusto per rimanere in tema culinario) dalle ragazze del Riviera. E infine una “Barbarians” che riuniva, di volta in volta, i giocatori delle squadre che non erano impegnate in campo.

    Le squadre di Italia Touch, le britanniche e la francese, erano pratiche del regolamento FIT (Federazione Internazionale Touch). Nei paesi anglofoni e in Francia, giocare a Touch significa farlo sotto questa egida. La dimostrazione è che i tre arbitri della finale erano uno di Italia Touch e due dei Saracens. Anch’essi, pur provenendo dal mondo del rugby (e che rugby), arbitri ufficiali FIT.

    Ai ragazzi del Rubano e del Cus erano state date le direttive principali durante un allenamento tenutosi il giovedì prima. Il fatto che si siano classificate seconda (il Cus) e quarta (il Rubano), dietro ai Tiki (primi) e Dolomiti (terzi), dà un’idea precisa del fatto che il regolamento sia stato molto ben compreso.

    Assaggiato hanno assaggiato. Sarà piaciuto? Ai posteri l’ardua sentenza.