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  • 02-12-2013

    Convegno Etica e Sport, un viaggio tra i pericoli del doping.


    Sabato 30 novembre 2013 si è svolto a Silea (TV) un’importante e seguito convegno organizzato dal Comitato Regionale Veneto CRV in collaborazione con Friuladria Credit Agricole e appunto Italia Touch su temi relativi alle diverse forme di doping, ai pericoli che esso comporta ma anche a cosa si sta facendo per combatterlo nel mondo del rugby e, più in generale, nello sport.

    redhill01 Nov. 30 20.15

    Locandina dell’evento organizzato dal Comitato Regionale Veneto con la collaborazione di Friuladria e Italia Touch

    La giornata è cominciata con i saluti e il benvenuto di Marzio Innocenti, presidente del Comitato Veneto, il quale oltre a introdurre i temi e i personaggi che interverranno nel convegno si è soffermato sulla collaborazione che è stata messa in atto tra il CRV e Italia Touch attraverso un progetto per le scuole condiviso e voluto.

    Il mattatore della giornata è stato Antonio Liviero, editorialista de Il Gazzettino e della rivista Rugby Club. Liviero ha contestualizzato il mondo del rugby moderno evidenziando quali sono stati i cambiamenti, a volta anche radicali, che ha subito dalla seconda metà degli anni novanta con l’avvento nel professionismo e i rischi che esso può produrre anche in chiave doping.

    Il primo relatore è stato Giancarlo Dondi, presidente onorario della FIR e responsabile della campagna dell’IRB per il contrasto al doping nel rugby. Egli ha elencato le azioni di repressione e prevenzione che l’IRB sta mettendo in campo per mantenere il rugby pulito ed estraneo alle logiche dell’uso di sostanze proibite.

    In seguito  è toccato alla psicologa Marcella Bounous elencare gli aspetti psicologici che intervengono nell’atleta che lo porta a usare sostanze dopanti. Il suo messaggio era rivolto soprattutto ai molti allenatori presenti, enfatizzando il fatto che la cultura e la prevenzione sono la chiave per battere il doping.

    La prima parte del convegno si è conclusa con l’intervento di Marco Pastonesi, giornalista della Gazzetta dello Sport, che ha parlato dell’etica tipica di questo sport.

    Dopo il coffee break è stata la volta del nostro Claudio da Ponte, ematologo, che ha mostrato le nuove inquietanti frontiere del doping, ovvero il doping genetico e la clonazione.

    In fine, è intervenuto Sandro Donati, unico rappresentante italiano del WADA, l’agenzia mondiale antidoping. Il suo è stato un contributo molto importante a causa della sua esperienza maturata sul campo della lotta al doping durante i suoi trent’anni di carriera.

    In conclusione Fabrizio Zupo de Il Mattino di Padova ha fatto da moderatore del dibattito che ha sancito la fine dei lavori.

    In rappresentanza di Italia Touch erano presenti il Presidente Stefano Emmi e i consiglieri Omar Crepaldi e Davide Stona.