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  • 12-04-2013

    “Tocco” od “Ostruzione”?


    Approfitto di una domanda arrivata via email per pubblicare la risposta in questa sezione detta “Angolo Tecnico“.

    Ecco il quesito

    Situazione: il mediano entra in area di meta ed i suoi compagni lo seguono mentre i difensori li tallonano da presso. Ovviamente in area di metà è un caos con gente che chiama, urla e si agita; l’arbitro sarà spesso coperto dal via vai. Uno dei difensori appoggia la mano dietro la schiena dell’attaccante senza palla in modo da gridare “touch” non appena questi la riceve.

    Che non si possa fare è chiaro a tutti, ma è anche chiaro che, soprattutto se fatto con malizia, l’arbitro difficilmente lo vedrà.

    In questo caso, il capitano può segnalare all’arbitro? E se l’arbitro era coperto, a chi chiede conferma? Al difensore “reo” come nel caso di touch dubbio? Non chiede conferma perché vale il fair play e se non ha visto e nessuno “confessa” finisce li?

     

    Ed ecco lo “spiegone”:

     

    Punto di vista: L’ARBITRO

    L’arbitro deve seguire l’azione da vicino: l’ideale posizione, in questo particolare caso, è fuori dall’area di meta sul fondo in prossimità della palla.
    Può naturalmente non vedere la mano del difensore appoggiata sulla schiena, può decidere da solo o chiedere all’arbitro che si trova sulla linea laterale in quel momento che deve essere nella posizione migliore per l’azione*.
    NON chiede aiuto ai giocatori, a meno di rei confessi (rari quanto gli unicorni), stop.

    CASI e DECISIONI:
    1. Vedo la mano che tocca da prima, la interpreto o riconosco come ostruzione.
    2. Non vedo la mano, il mio collega sulla linea laterale non vede/non segnala alcun fallo.
    3. Vedo che il difensore tocca anche prima che l’attaccante entri in possesso del pallone, ma non ostruisce significativamente, ossia l’attaccante è libero di muoversi come vuole, sebbene sia evidente che verrà toccato.

    Caso 1
    Do vantaggio all’attaccante, se riceve e segna convalido la meta.
    Se riceve e non segna fischio punizione a favore dell’attaccante (tap-ball sui 5 metri) e mando in “sin-bin” il difensore per il tempo necessario (solitamente fino ad una meta o un intero possesso con vantaggio numerico).
    Se riceve e avrebbe segnato, non fosse per l’ostruzione del difensore, allora fischio e scelgo per l’espulsione del colpevole (solitamente un intero possesso con vantaggio numerico) quindi assegno una meta tecnica**.

    Casi 2 e 3
    Tocco valido, roll sui 5 a meno che non fosse il sesto tocco.

    Punto di vista: IL GIOCATORE

    Il giocatore non può MAI di propria iniziativa andare a discutere con l’arbitro, né come protesta, né come “ausilio”, né se giocatore normale né se capitano. PUNTO.

     

    * ARBITRI: nelle situazioni di palla in area di meta, o in zone vicine all’area di meta, l’arbitro di linea deve essere: in linea con la palla, se si trova sul lato lontano dall’azione o l’azione è a metà campo, 10-15 metri verso il centrocampo (alle spalle dell’attacco lungo la linea laterale) se l’azione è vicina alla propria linea laterale. Infatti è utile essere in linea quando si è distanti (miglior visione per eventuali “in avanti”. È altrimenti utile essere alle spalle dell’attacco quando la palla è vicina cosi da vedere la parte posteriore dell’azione con il punto di vista inverso rispetto all’arbitro di campo.

    ** ARBITRI – NOTA MOLTO BENE: la meta tecnica si da solo nel caso sia sicuro al 100% che si sarebbe segnato senza il fallo occorso, se il giocatore era comunque circondato da difensori in gioco, con la possibilità di intervenire, si fischia una punizione, tap-ball sui 5 metri ed espulsione del colpevole di ostruzione (solitamente fino ad una meta o un intero possesso con vantaggio numerico).

    Azione con tocco in area di meta [© Chiara Navarra]

    Azione con tocco in area di meta [© Chiara Navarra]