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  • 22-06-2013

    Ad un passo dalle finali


    Riceviamo da Fabrizio Ranuzzi, allenatore dei Turtlein, responsabile arbirtri e membro del consiglio direttivo ItaliaTouch, alcune riflessioni sul campionato che sta arrivando alle battute conclusive. Le condividiamo sulle pagine di questo sito, sicuri che stimoleranno la partecipazione dei lettori.

    Overview

     

    Considerazioni generali

    Manca poco al torneo finale di Verona (27 Luglio), che assegnerà la scudetto del Touch ItaliaTouch 2013, e la griglia di partenza del torneo ad eliminazione diretta, formula tutta nuova, si sta ormai delineando.

    La classifica mostra come si siano formati alcuni blocchi, gruppetti di 4, già abbastanza certi del tipo di torneo che li aspetta, con ancora qualche possibilità di scambiarsi di posizione all’interno dello stesso gruppo. Ad esempio la TOP4 sembra un gioco ormai esclusivo per Bandiga Rovigo, Brianza Toucherz, Orange Touch Belluno e Leprotti Torino.

    Mancano due tornei che danno ancora la possibilità di guadagnare punti ranking, la Memory Cup di Montebelluna (15-16 Giugno) e il torneo promosso dai Brianza Toucherz (6 Luglio a Usmate/Velate). Nonostante questa possibilità pare difficile ci possano essere sorprese nella battaglia per il quarto posto, così come ormai sembra salda la posizione dei neonati Turtlein Touch nel chiudere il secondo gruppo di 4 squadre che chiude la TOP8: Tokodenoka, Verona Touch, TikiAnzac Touch e per l’appunto i giovani modenesi.

    A seguire il resto delle squadre ItaliaTouch, al momento nell’ordine: Dragoni Milano, Modena Touch, Vecio Rugby Treviso, Decima Regio a chiudere le prime 12 e quindi Tucanò Monza, Rabosium Oderzo, Milan Park Touchers e Black Devils Varese a chiudere le 16 squadre che hanno partecipato in questo anno sportivo.

    Le TOP4

    Che differenze ci sono nel movimento? A mio parere le prime 4 sono abbastanza diverse tra loro. I Bandiga Rovigo hanno scelto di partecipare a pochi eventi, forti di una esperienza ed una tecnica ancora molto impattanti sul campo, consci di non poter spremere troppo le gambe data l’età media tra le più alte, hanno focalizzato la propria energia su eventi di alto respiro per ranking e partecipazione ed hanno incassato molti punti con grandi risultati sul campo.

    Belluno (salto per un momento il secondo posto) partiva da una base simile, ma conta tra le sue fila più giocatori giovani e più donne a disposizione. Ha scelto, a differenza dei rodigini, di partecipare a tutti i tornei a disposizione, accumulando minuti in campo, coesione, e perché no punti, da ogni esperienza disponibile.

    Brianza Toucherz sorprende i non addetti ai lavori, mi spiego: negli anni passati Brianza è sempre stata una forza del campionato, ma vuoi per aver mancato qualche appuntamento importante, vuoi per un ricambio di giocatori che non favoriva il gruppo, si è trovata più volte ai margini del podio, solo vicina a sfiorare i risultati che contano. Ha saputo però rimanere compatta intorno ad un nucleo di ottimi giocatori e giocatrici, giovani, atletici e con una ottima facilità di gioco, di creare spazi ed occasioni da meta. Questo ed anche una scelta adeguata del numero di impegni annuali gli permette oggi di piazzarsi al secondo posto, rendendo affatto noiosa la lotta per il titolo.

    Quarti al momento in classifica i Leprotti Torino. Tra le giovani squadre (e per giovani intendo di età dei giocatori, tra le quali segnalo i Tokodenoka, i Turtlein Touch e i rinnovati Dragoni Milano) i Leprotti sono probabilmente la squadra più imprevedibile. Il loro gioco risente di una mancanza di guida tecnica formata rispetto al Touch, ma il gruppo si nutre di entusiasmo, è giovane e frizzante. Affrontano con energia ogni sfida ed ogni festa, sono la futura spina dorsale del movimento dal punto di vista dello spirito e della capacità di fare gruppo.

    E i campioni in carica?

    Cito, ma non è argomento di questo articolo, il Verona Touch, che da Campione in carica dovrà partire da una fase eliminatoria (che potrebbe comunque far molto bene a testa e gambe). Hanno preparato l’anno senza interessarsi più di tanto alla TOP4, hanno partecipato a ben 3 tornei esteri e si sono scontrati con realtà diverse, sia per forza che per mentalità, non hanno abdicato, ancora, e non partono battuti contro nessuno al momento.

    Concludendo

    Vedo le finali una questione tra queste 5 squadre e mai come quest’anno ho visto tanto equilibrio. Forse per la prima volta dal magico* anno delle sfide ModenaTouch – Bandiga Rovigo ai tempi dei fondatori del movimento italiano, o di nuovo Modena ma contro gli Orange Belluno poi scudettati, non si vedeva una squadra delle regioni occidentali sfidare i maestri veneti della palla ovale, ora Brianza e Leprotti devono capire se è il loro momento o se è ancora tutto da preparare in chiave futura.

     

    Fabrizio Ranuzzi

     

    * magico per chi scrive, approdato da pochi mesi nel mondo del Touch mi ritrovai a giocarmi lo scudetto del Touch in campo proprio con i Bandiga, oggi rivitalizzati dalla magica acqua del Po (ahahah).